Quando la mia testa si riempie di pensieri e mi accorgo che anche i piccoli problemi della quotidianità, anche se insignificanti, stanno diventando enormi, sento la necessità di rifugiarmi nella natura, l’unico posto che mi fa stare tranquilla e in cui mi sento al sicuro, lontana dalle problematiche e dall’affanno della società moderna.
In mezzo alla natura mi sento realmente me stessa ed è per me come una droga, non riesco più a farne a meno.
Tutto rigorosamente in solitudine, in solitudine con la mia anima, i miei pensieri, il mio dio: “il tutto“.

Oggi la mia escursione sarà nell’Appennino Tosco Emiliano e prevede come meta il Monte Giovo (1991 m s.l.m.), con partenza da Lago Santo Modenese (1.501 m s.l.m.).

La giornata è strepitosa! C’è un bellissimo sole e non fa freddissimo, decisamente temperature anomale per il 5 di gennaio!
Magari in cima troverò qualche chiazza di neve e spero di poter fotografare qualche nebbia sulla pianura circostante.

Oggi sono super attrezzata, ho acquistato un nuovo paio di scarpe da trekking nuove e abbigliamento tecnico.
Energica come sempre mi incammino per il sentiero, logicamente non posso partire se non accompagnata dalla mia fedelissima Canon!

Il Lago Santo Modenese è un lago di origine glaciale, è molto suggestivo per la sua forma allungata e per i suoi alberi che si specchiano nell’acqua creando magici riflessi.
Il lago è un po’ ghiacciato e lo scenario è davvero emozionante.

Non posso però fermarmi molto tempo, voglio salire in cima il prima possibile per amminare il panorama da lassù.
Attraverso il bosco e noto gli alberi spogli che si slanciano verso l’alto nelle loro forme aggrovigliate, come se volessero arrivare sempre più in alto, fino a toccare il cielo.

Attraverso i Campi D’Annibale, un luogo per me sempre affascinante. In questa stagione ci sono cascatelle e piccoli ruscelli da attraversare ed è davvero suggestivo anche perchè da qui si inizia a vedere un bellissimo affaccio sulla pianura Emiliana sottostante (da qui si vede anche la Pietra di Bismantova).

Perdo un attimo il sentiero ma non ci metto molto a ritrovarlo e mi incammino verso il Passo Boccaia (1574 m s.l.m.).
Anche questa parte di sentiero mi piace molto perchè mi ricorda un paesaggio alpino.

Arrivata al passo rimango senza fiato, ma non per la fatica (quella a dire il vero non la sto sentendo tanto è alta la mia adrenalina), rimango affascinata dal paesaggio che mi si presenta davanti:
Il versante Toscano e le alpi Apuane completamente immerse in un mare di nebbia.
Non ci sono parole per descrivere come mi sento e quello che provo, mi pare di essere davvero in paradiso e di aver lasciato l’inferno sotto i miei piedi, non nego di dirvi che i miei occhi sono lucidi per l’emozione.

Sorrido e respiro a pieno quell’aria pura, lontano anni luce dalle nebbie e dallo smog e mi rendo conto che la mia mente si è svuotata di tutti i pensieri e le ansie, ora sono sparite, sono rimaste laggiù in mezzo alla nebbia.

Mi accorgo di non essere sola, un signore si sta incamminando sul mio stesso sentiero e sono felice di scambiare qualche parola con lui. Quando sono in questa condizione di “relax mentale” parlare con le persone mi viene più facile, anche perchè so che stiamo parlando lo stesso linguaggio; chi arriva fino a quassù sa cosa vuol dire stringere i denti per arrivare all’obiettivo.

Incontro anche una ragazza con il suo cane, mi viene da sorridere perchè ho la conferma che non sono io l’unica pazza che sta bene da sola sulle cime dei monti! È gentilissima e mi indica un percorso alternativo da percorrere, è un sentiero sul crinale e c’è un pezzo di ferrata da percorrere, è un pezzo per esperti ma, come avrete capito, a me le sfide piacciono e mi danno adrenalina quindi penso proprio che lo farò!

Raggiungo la cima del Monte Giovo e mi siedo in silenzio ad amminare lo spettacolo che mi circonda, indescrivibile, non si possono descrivere le sensazioni e le emozioni che provo in questi momenti, la soddisfazione di essere arrivata fino a qui a godermi questo panorama e naturalmente…. lo “spuntino” prima di ripartire.

Sul Giovo incontro anche altra gente e chiedo anche a loro conferma della difficoltà del sentiero verso il monte successivo, il Monte Rondinaio, mi dicono che non è facilissimo ma è fattibile quindi decido di proseguire.
Mi dicono che non è facile trovare una vista così limpida quassù e che sono stata fortunata, ma lo sapevo, in fondo da quando sono sola la fortuna mi sorride spesso :). Addirittura si vede in lontananza un monte che potrebbe essere il Monviso.

La camminata verso la cima del Rondinaio è di circa un’ora e mezza e devo attraversare tutto il crinale attraverso il sentiero “00” quello indicato per escursionisti esperti.
Lo trovo comunque abbastanza semplice nonostante debba scendere alcune rocce e attraversare il breve pezzo di ferrata (ringrazio i due ragazzi nella foto che mi hanno dato due dritte su dove mettere i piedi in discesa).

Come detto la mia adrenalina è alle stelle e non sento nemmeno la fatica, andrei in capo al mondo con questa energia!
Sotto di me si vedono il Lago Santo, il lago Turchino e il lago piatto.

Sulla cima del Monte Rondinaio (1964 m s.l.m.) incontro altre persone e anche qui scambio due chiacchiere mentre assaporo il panorama e mi faccio scattare la consueta foto vicino alla croce.

Ora inizia la discesa del ritorno verso il Lago Santo, impiegherò un’altra oretta.
Il sentiero è abbastanza semplice anche se occorre fare attenzione perchè essendo la zona glaciale ci sono molti massi da attraversare.
Mentre scendo ammiro le cime che ho “conquistato” e mi sento davvero piena di me stessa e soddisfatta.

Attraverso il sentiero che accosta il lago Baccio velocemente, ho la fotocamera nello zaino e mi dispiace non scattare nessuna foto ma inizio ad avere un po’ fame e ho il pranzo nella macchina…
Scendo quindi velocemente verso il parcheggio alla conquista del mio cibo :).

Inutile dire che la giornata è stata perfetta, i problemi sono spariti e non potevo volere di meglio: fiera di me stessa, del traguardo raggiunto, delle foto e delle conoscenze che ho fatto.
Come sempre grazie alla natura che mi regala sempre queste emozioni e tanta voglia di vivere!

ULTIMI ARTICOLI