Parma, Un’altra città che da un po’ volevo visitare.
Questa volta lo devo ammettere, parto un po’ più sprovveduta e non mi informo molto su cosa c’è da visitare, guardo a grandi linee, le cose più importanti, poi deciderò quando sarò sul luogo e mi orienterò nella città, anche perché questa volta ho deciso di prolungare la mia “avventura” in solitaria a due giorni così potrò spostarmi, nel caso, anche altrove e vedere tutto con più calma.


Parto il sabato mattina presto (sono sempre molto mattiniera quindi non mi pesa affatto!) e, sempre accompagnata dalla mia playlist mi dirigo verso la città.
Per radio sento anche che quella domenica sarà la domenica gratuita dei musei, non lo sapevo! che fortuna! Il viaggio parte proprio in maniera positiva con una bella sorpresa!

Arrivo a Parma e lascio la macchina in un parcheggio lontano dal centro, ho sempre paura di entrare nel centro per via delle zone ZTL, tanto camminare mi piace e mi rilassa!

Google alla mano parto verso il centro.
Attraverso Via Massimo D’Azeglio, una via con tanti negozi interessanti (mi prometto di farci un giro!) e con tanta vita.
Supero il Ponte di Mezzo e arrivo alla mia prima meta, piazza Giuseppe Garibaldi dove si trova il Palazzo del governatore, il Palazzo del Comune e la Chiesa di San Pietro.

Mi cattura subito l’attenzione il Palazzo del Governatore dalle forme Barocche e Neoclassiche con la sua torre dell’orologio con statua della Madonna e meridiane.

Mi giro attorno e, oltre a tante persone, noto alle mie spalle il palazzo dello IAT dove mi dirigo subito per qualche info per la visita della città.
La signora addetta è molto gentile e mi spiega quali sono i musei che mi conviene visitare in giornata e quali domani approfittando della giornata gratuita dei musei.
Mi fornisce anche una mappa cartacea della città, molto comoda e chiara, che sarà la mia fedele compagna per tutto il viaggio.
Decido quindi di partire per la mia “missione” e mi dirigo verso la Cattedrale e il Battistero.
Ammetto che ho subito preso la direzione sbagliata ma per fortuna ho chiesto indicazione a due passanti e mi hanno indicato la via.
Noto che le persone anche qui sono molto calorose e gentili, già mi piace molto come città, si respira una bella aria!

La Piazza del Duomo è molto bella anche se mi disturbano un po’ i tanti gruppi di turisti proprio in mezzo … non riuscirò mai a scattare una foto decente! Ma poi penso che ho due giorni di tempo per farlo quindi mi rilasso un po’.
Ora mi concentro invece su un’altra cosa che disturba.. un grande rete da cantiere sul battistero, deturpa davvero la bellezza della piazza!
Mi viene da pensare che in Italia molti monumenti sono in questo stato e che è davvero un peccato, cioè credo sia giusto, logicamente, intervenire coi lavori di ristrutturazione e mantenimento ma i lavori dovrebbero durare il meno possibile… Chissà da quanto tempo è in questo stato!
Ma non ci posso fare nulla.. anzi.. questo “inghippo” mi attiva la creatività per cercare punti di vista fotografici differenti che mi permettano di nascondere il terribile cantiere e perché no, fare anche qualche scatto diverso dai soliti.

Ora entro nel Duomo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta rimango a bocca aperta! Meravigliosi affreschi decorano le pareti e il soffitto.


L’Assunzione della Vergine del Correggio è davvero fantastica!
L’artista ha saputo rappresentare la scena in modo realistico, pare che le persone siano vive sopra la mia testa e che si muovano in un vortice verso l’infinito.
Bellissimo anche l’altare maggiore decorato da bassorilievi.
Non posso certo privarmi di una visita alla cripta romanica, anche questa molto bella e affascinante.

Decido di non visitare il Battistero, almeno per oggi, forse domani, chissà… Ora ho voglia di vedere qualche museo che non sia religioso, decido infatti di non visitare nemmeno il museo diocesano.
Ci sono davvero tante cose da poter visitare e penso che andrò un po’ a zonzo senza seguire un percorso preciso, anche perché col mio scarso orientamento finirei per perdermi quindi tanto vale camminare e scoprire le cose man mano, anche perché noto che la città è piena di indicazioni per raggiungere i monumenti e a piedi si visita molto tranquillamente.
Passando Vicolo del Vescovado raggiungo il Chiostro di San Paolo, un vecchio edificio che fu la sede di un importante monastero femminile.

Passo poi nel Piazzale San Giovanni dove si trova l’Abbazia di San Giovanni Evangelista, un complesso benedettino, è vero, non volevo visitare per il momento i luoghi religiosi ma pare che qui abbondino :).
L’abbazia è bella ma, dopo aver visto il Duomo non mi lascia a bocca aperta, la trovo anche un po’ buia e fredda…

Mi rendo conto adesso, che sto scrivendo, che avrei potuto approfondire la visita, anche perché pure qui si trovano importanti opere d’arte, come la cupola di Correggio e un affresco di Michelangelo.
Pazienza, magari tornerò!

Faccio un giro nel chiostro e scatto qualche foto

poi entro nella Biblioteca monumentale di San Giovanni, mi catturano subito l’attenzione gli affreschi raffiguranti le vecchie cartine d’Italia e del Ducato di Parma e Piacenza.

Una guida al centro della stanza sta spiegando ma quando mi avvicino per ascoltare mi rendo conto che non parla italiano, peccato, avrei ascoltato volentieri!

Cerco la Spezieria di S.Giovanni, penso sia un luogo molto bello da visitare perché io adoro le spezie! Ma mi dicono che probabilmente è chiusa, infatti non la trovo.

Procedo e mi dirigo verso il Museo “la casa del suono”, museo che ripercorre la storia della trasmissione del suono nel il tempo, attraverso i mezzi di comunicazione e gli strumenti musicali.
Presenti vecchie radio e vecchi strumenti musicali.

Nonostante abbia visitato il Museo Marconi a Bologna e quindi tante cose le ho già viste è sempre interessante riscoprire il passato attraverso questi oggetti e pensare a quanta evoluzione in pochissimi anni!
Triste però pensare che la diffusione della radio in Italia avvenne principalmente in epoca fascista per motivi di propaganda.
E che, tristemente, Mussolini permetteva solo la trasmissione dei suoi ideali e non altro.

Vedo esposte nella mostra le musicassette.. e i walkman, bei ricordi della mia adolescenza!
Rendermi conto che sono ora solo pezzi da museo e che i ragazzi moderni non sanno quasi nemmeno più cosa sono mi fa sentire vecchia.. ma saggia.

Esco dal museo e mi dirigo verso la “Casa della musica”, dove visito il Museo dell’opera, che documenta l’evoluzione del Teatro Farnese, i cui spettacoli in principio erano riservati solo ai nobili ma ben presto è diventato alla portata della cultura popolare.


Il Teatro Farnese è stato il teatro rinascimentale più importante d’Italia, e il Teatro Regio nell’800 è diventato celebre per via di grandi compositori tra cui Giuseppe Verdi.
Mi catturano l’attenzione i vecchi abiti di scena, decorati con preziosi ornamenti e con bellissimi tessuti e i vecchi manifesti degli spettacoli.

Uscita dal museo chi ti incontro? Giuseppe Verdi in “persona” che mi aspetta su una panchina!

A fronte si trova la Chiesa di S.Francesco del Prato, convinta di trovare una chiesa classica entro ma rimango un po’ stupita…
Non capisco in che luogo sono finita, è anche difficile da spiegare, inserisco alcune foto per farvi capire.
Un mix di architettura classica e arte gotica.. qualcosa non mi torna..

Mi stupiscono i lampadari stile moderno e questa struttura circolare metallica sopra all’altare.
Ci sono dei cartelli che spiegano la storia e allora capisco (anche se ammetto non aver letto tutto per filo e per segno) che si tratta di una vecchia chiesa la cui costruzione iniziò nel 1200 dai Frati Francescani.
Nel 1804 fu occupata dalle truppe militari Francesi che la trasformarono in un carcere utilizzato fino al 1992.

Nel 2017 sono iniziati i lavori di recupero e la riapertura è avvenuta il 3 ottobre 2021.
Ancora penso a quanto la guerra rovini tutto e renda tutto molto triste!
Devo dire però che San Francesco del Prato è uno dei luoghi che più mi ha affascinato della mia visita alla città.

Mi sposto verso la Pinacoteca Stuard e la galleria San Ludovico, Mi imbatto in un’opera di Michelangelo Anselmi, è in una teca con specchio.. non perdo un secondo per farmi un “selfie” con l’artista!

Scusate ma ormai dovreste conoscermi, a me fare le foto “normali” non piace.
Qui trovo tantissimi dipinti e alcuni vecchi pezzi di mobilio antico, lo stabile fa parte del vecchio monastero femminile.
Mi attira l’attenzione questo affresco che era posto su un vecchio camino.

Uscendo dal museo e entrando in un edificio adiacente mi imbatto in un’installazione molto interessante “Verdi universale”, un’enorme testa di Giovanni Verdi su cui vengono proiettati dei filmati e in sottofondo la musica del compositore.

La scena descrive un ipotetico viaggio nello spazio verso la colonizzazione di altri mondi, mi affascina molto e ben presto mi immergo in questo viaggio affascinante da cui mi lascio trasportare.
Non andrei mai via ma ho ancora un museo da visitare, il museo dei burattini.
Si tratta di un museo molto piccolo ma con tanti burattini, di ogni dimensione e tipologia, alcuni sono davvero molto vecchi e riconosco che sono davvero opere d’arte.
Con le loro espressioni e goffaggini chissà quanti bambini, e non sono hanno fatto ridere a crepapelle o terrorizzato, alcuni sono davvero inquietanti!

Tra tutti questi musei si è fatto tardi e, trovandomi non molto distante dal Parco Ducale decido di pranzare al parco, è una bella giornata di sole e sedermi in mezzo alla natura per rilassarmi un attimo (è tutta mattina che cammino e non mi sono fermata un secondo!) e mettere qualcosa sotto i denti è davvero un toccasana!

Fontanellato

Dopo pranzo decido di lasciare Parma e andare a Fontanellato per scattare qualche foto al pomeriggio e al tramonto.
Arrivata mi rendo subito conto che Fontanellato è davvero un paese molto piccolo e, oltre alla rocca, molto bella, non c’è molto da vedere.

Anche se piccolino mi incuriosisce il centro con le sue case colorate che si riflettono nel fossato.
Scatto qualche foto alla piazza e alla rocca e poi, decido dopo un’oretta di tornare a Parma e fotografare la il tramonto.

Di nuovo a Parma

Nuovamente a Parma, passo nuovamente per il Parco Ducale, è molto grande e pullula di gente, soprattutto ragazzi universitari, mi da allegria vederli così felici e spensierati.
Mi soffermo alla fontana del Trianon, al tempietto d’Arcadia e davanti al palazzo ducale che non capisco se è visitabile o meno in quanto sede della polizia.

Tornando in centro entro nella basilica della Madonna della Steccata. Anche questa una basilica molto bella e ricca di opere d’arte, peccato che però non riesco a visitarla con calma perché è tardi e stanno chiudendo.

Visto che ormai anche i musei stanno chiudendo decido di fare la “bellavita” e di entrare in qualche negozio in via Cavour, i negozi sono davvero tanti ed è piacevole farci un giro, faccio anche un tour sul ponte di mezzo in cerca di qualche scorcio per il tramonto.
Sono molto rilassata e me la sto proprio godendo! Così mi concedo un regalo, un piccolo bollitore che mi sarà molto utile per farmi le mie adorate tisane.

Si è fatta sera e le zone più turistiche si sono svuotate.

Ora si respira un’aria diversa, ancora più calorosa, ora i protagonisti sono i giovani che si accingono ad uscire e a divertirsi. Mi fermo a cenare su una della fontane del Palazzo della Pilotta e a fianco a me ci sono dei giovani che suonano il bongo e la chitarra, inevitabilmente mi faccio trascinare e mi metto a canticchiare al ritmo della loro musica. Mi vedono e mi sorridono e io ricambio con un gesto di apprezzamento, purtroppo sono stranieri quindi non dico nulla, continuo però ad ascoltare e a “vivere” la musica e penso che è davvero bello che i giovani portino avanti ancora quest’arte con tanta passione.

Dopo aver cenato mi metto una giacchetta e riprendo il mio tour per la città, di notte Parma sembra davvero un’altra città! Tantissimi giovani schiamazzano per via Farini, la via della “Movida” in cui ci sono tanti locali, è bello vedere i ragazzi felici e spensierati! io, cavalletto fotografico alla mano, mi diverto a fotografare e guardo anche le vetrine dei negozietti tipici.

Arriva tardi e nemmeno me ne rendo conto! Non sento la stanchezza e i 39 km che mi sono fatta a piedi! decido che ora di andare a dormire perchè domani mi aspettano altre avventure…

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